Il mondo vuole l’Italia.

Questa magica Italia, desiderata dal mondo intero e nessuno degli italiani ci crede. Ovvio connle baggianate interne dei governi precedenti, chi mai e con la recessione in atto da decenni. Come mai adesso??
Semplice, siamo noi italiani, con la nostra marcia in più e simpatia, nel saperci districare cmq che attiriamo la curiosità e interesse positivo che trascina una credibilità sulla nostra potenzialità.

Il mondo vuole l’Italia, ricerche del Belpaese su Google +56%
A Treia il rapporto Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison
Cresce la domanda e l’interesse dei cittadini stranieri nei confronti dell’Italia. In base all’analisi svolta sulle ricerche effettuate su Google, il numero di quelle legate al made in Italy e alle parole chiave ad esso riconducibili, un fondamentale indicatore della notorietà e del desiderio dei prodotti italiani nel mondo, è cresciuto del 56% tra il 2015 e il 2018. E’ una delle novità che emergono dal rapporto I.T.A.L.I.A. 2019 – Geografie del nuovo made in Italy, realizzato da Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison e presentato, oggi, a Treia.

Una indagine condotta da Ipsos, all’interno del rapporto, sulla percezione e consapevolezza delle capacità del Bel Paese mostra che l’Italia è tra i primi 10 Paesi al mondo per investimenti in ricerca e sviluppo ma solo il 13% degli italiani ne è consapevole, e addirittura quasi uno su due (45%) la ritiene una notizia poco attendibile. Siamo il primo Paese europeo per riciclo di rifiuti col 76,9% del totale di quelli prodotti: ma solo un italiano su 10 lo sa e addirittura il 51% ritiene questa notizia non credibile “Il Rapporto mette in luce un volto dell’Italia che non è conosciuto a sufficienza”, sottolinea Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere. “L’export nazionale è aumentato di quasi il 60% in 10 anni, passando da un saldo negativo ad un saldo positivo di circa 39 miliardi di euro. Il nostro Paese vanta qua

La bandiera italiana  a Wall Street in occasione della visita a New York del vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, New York, 27 marzo 2019,. ANSA/SERENA DI RONZA

La bandiera italiana a Wall Street in occasione della visita a New York del vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, New York, 27 marzo 2019,. ANSA/SERENA DI RONZA

si mille prodotti su 5mila ai primi posti nel mondo in termini di saldo commerciale”.

“Troppo spesso questo Paese – aggiunge Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – non ha piena coscienza delle proprie potenzialità. Tanto che è una delle nazioni al mondo in cui è maggiore la forbice tra percezione interna, spesso negativa, e percezione esterna positiva e favorevole. Un’Italia che fa l’Italia può essere protagonista se trova una visione comune, se non lascia indietro nessuno, se non lascia solo nessuno”.

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