Ritratto archetipo e tecnico della poesia a cura del critico d’arte Melinda Miceli

Ritratto archetipo e tecnico della poesia a cura del critico d’arte Melinda Miceli8113ll termine poesia deriva dal latino poësis, dal greco poiésis, da poiênin=fare che indica creare. Ciò conferì alla nascente poesia il concetto di creazione originale, rapimento estatico estraneo al dominio dell’ordine razionale che si oppose a quello dell’arte, intesa come abilità acquisita attraverso studi e pratiche.

L’arte poetica è lirismo per il suo gusto raffinato ed esclusivo che esalta i valori suggestivi della parola, logos, ed esiste sin dalla notte dei tempi; la lirica anticamente aveva valore sacro e perciò era vista come uno strumento del messaggero Hermes che connette il cielo alla terra. Hermes funge da interprete, svolgendo il ruolo di ánghelos (ἄγγελος, “messaggero degli dèi”), un compito che divide con Iris. In epoca tardo antica avviene la fusione sincretisca del culto di Hermes e del dio egizio Thot, da cui deriva la figura leggendaria del sapiente profeta Ermete Trismegisto, autore del “Corpus ermeticum”.

La caratteristica teologica di Hermes deriva dalla sua precedente interpretazione mitica come Dio dei confini e dei viaggiatori, dei pastori e dei mandriani, degli oratori e dei poeti.

Il termine “Ermetico”, ovvero chiuso, enigmatico, incomprensibile secondo il gusto e i canoni dell’ermetismo letterario, nel significato originario qualificava le dottrine religiose, filosofiche e scientifiche contenute nei libri attribuiti al dio Ermete Trismegisto, caratterizzate da una difficile comprensibilità ai non iniziati, e riguardanti spesso argomenti come l’alchimia e la ricerca della pietra filosofale.”

Condividi: