di Antonio de Lieto Vollaro
L’arcobaleno
Tinto di colori pastello,
tiene in se
i sentimenti
celati tra le nuvole
nel suo castello.
D’azzurro serenità, innonda
I nostri cuori alla sua vista.
Di rosso infuoca,
gli innamorati,
i loro cuori,
di rovente passione.
Di giallo,
irradia di gioia,
tutti insieme rubando
al sole parte della sua solarità.
Di verde, la speranza,
d’abbracciare un giorno,
un mondo migliore,
dopo tempestosi momenti,senza
guerre, violenze e dolori.
Di bianco, per preservare
la purezza candida dei
bambini, dalla adulta
malvagità.
Di nero, vestirsi mai vuole
alla notte la lasciato l’abito nero,
portatrice sempre di nefaste notizie.
Le sue sfumature,
solo i colori delle nostre
anime rispecchiate dalle stelle
nell’universo.
Noi
Ricordi di un tempo che fu,
profumi d’amori ritrovati
soffici pensieri in gocce,
conservati in cuor mio,gelosamente,
oggi l’annuso per pensarti,
amandoti ancora immensamente.
Tu da dietro m’accarezzi,
chiamandomi amore.
Un tempo che fu
ritorna prepotentemente,
presente dentro di me,
vedendoti Improvvisamente,
nella mia vita.
Come zucchero a velo
Ti sei adagiata, pian piano,
rendendo dolce,
li dove regnava l’amaro.
Hai imbiancato la mia anima,
dove mancava di te.
Come zucchero a velo,
ti sei sciolta dentro di me
per meglio, amarmi
per tutta la vita.
Ritrovati…
Affannosi sguardi, smarriti
da incredibile destino, separati,
senza un perché,
nel grande giardino dell’amore.
Un amore immenso, ci legò,
per tanto tempo, prima
d’addormentarci insieme, e perderci
nei lunghi viali dell’universo.
Noi, due gocce di respiro, affannosi,
per il tanto amore ,
dato e ricevuto.
Un amore cosi immenso,
non poteva finire,
nell’universo disperso.
Amor mio, come ti amo,
felice sono, che DIO,
ha ascoltato le nostre preghiere,
fatte di vero amore.
I nostri angeli c’inviò,
per prenderci per mano,
sposandoci per sempre.
Ritrovati, noi ,
legati oggi,
da un amore più intenso
e indissolubile,
uniti insieme, passeggiamo,
felici, lungo i viali
del grande giardino
dell’amore.
I nostri momenti.
Gocce di pioggia,
i nostri volti,
bagnano,
e noi,
mano nella mano,
l’un l’altro ci guardiamo,
mentre, incuranti,
ci amiamo
Passeggiamo,
tra viali di pioppi
e betulle, un solo odore
di pino, sotto il quale
ci riparammo,
ridendo felici.
Semplici,
ma sono solo nostri,
momenti d’amore,
momenti di nostra
serenità.
Nel tuo amore perduto
Oh invadimi con la tua bocca
bruciante,
indagami, se vuoi , con i tuoi occhi
notturni,
ma lasciami nel tuo nome,
navigare e dormire.
Amore, quante strade per giungere
ad un bacio,
che solitudine errante,
fino alla tua compagnia.
Ma tu ed io, amor mio, siamo uniti,
Uniti dai vestiti alle radici,
uniti d’autunno, d’acqua, di fianchi,
fino ad essere solo tu sol io ,uniti.
Tu ed io dovevamo semplicemente
amarci.
Mentre il crudele amore
m’assediava,
senza tregua,
finchè lacerandomi con spade e con
spine,
aprì nel mio cuore,
una strada bruciante.
Quella volta fu come non mai e
come sempre,
andiamo li dove nulla v’è che
attenda,
e troviamo tutto ciò che sta
attendendo.
Forse tu non sapevi, amor mio,
che quando prima d’amarti,
mi dimenticai dei tuoi baci,
il mio cuore restò ricordando la tua
bocca,
e andai come un ferito per le strade,
finchè compresi che avevo trovato,
nel territorio
baci e l’amore.
Vorrei amarti cosi
Donna, completa,
mela carnale , d’antico desiderio,
peccaminoso.
Ahi, amarti è un sublime viaggio,
con acqua e con stelle,
tra brusche tempeste,
di lenzuola, dai nostri sudori
intrecciati e inumiditi.
Amarti, sarà come un combattimento
d’intensi lampi delle nostre anime,
infuocate, i tuoni, gemiti gentili,
in nostre gole
d’ aria soffocata,
e due corpi
da un solo miele sconfitti.
Bacio dopo bacio,
ripercorro il tuo corpo,
come penitenza lussuriosa,
ritrovandomi nel tuo essere
donna e madre.
I tuoi margini,
i tuoi fiumi,
i tuoi deliziosi villaggi,
minuscoli, di vene e carne,
giù per le gambe,
ad accarezzar le caviglie
tue.
Corre, il peccaminoso
desiderio d’amarti cosi,
piccantemente mia,
corre per i sottili
cammini del sangue,
fino ad essere
e non essere,
che un sol lampo
di passione.
L’alba d’azzurro
L’alba d’azzurro
arse il cielo,
le rugiade, come colonie
profumarono
i fiori, d’intenso
amore.
Vieni a toccare
il fuoco dell’azzurro istantaneo,
afferra la chiave dell’universo,
prendimi per mano,
e tuffiamoci nell’infinito,
e lasciamo che i suoi petali
si consumino,
di noi.
Altro non vè qui,
che spazio aperto,
di libere virtù,
e tra tanti
azzurri celesti sommersi,
si perdono i nostri occhi,
indovinando i poteri dell’aria,
trasportandoci nell’oblio azzurro.
Pazzia
Pazzia….
è voler amar
con tutto se stesso,
l’essenza di un angelo,
voler stringere forte
il suo amore.
Pazzia…
Poter da lei
esser ricambiati,
tenerle le mani,
assaporarle le labbra,
risvegliarsi con lei,
da sogno
in reatà.
Pazzia…
E’ sentire le lacrime
del suo amore,
dentro la mia anima
asciugate
da un forte
desiderio
d’amarla ancora.
Pazzia…
Amarla,
seppur ti sfugge,
come un farfalla,
e comunque
attratta,
dal tuo amore,
s’appoggia
ogni tanto sul tuo cuore.
Pazzia…
è sentirla
ancora
essenza
amorosa
eternamente,
dentro di te.
Penso
Penso….
ad un orizzonte infinito,
di tratti scomposti dalla mia mente,
d’essenze d’amore,
veleggiare, sulle onde della passione,
le vedo confuse,
spinte da desideri,
riaverle insieme,
impunemente.
Penso….
ai giorni dell’aurora,
palpiti fermi nel cuore,
ossigenati da puro amore,
vibrazioni e fremiti, messaggeri,
che mi parlano, di te, della tua anima,
delle tue parole,
oggi inesistenti in uno scorcio
d’improvviso tramonto.
Penso…
al buio della notte,
di un amore svanito,
d’incanto, spentosi
improvvisamente.
Penso….
a te che hai posto un panno,
sulla luce del nostro amore,
perchè troppo abbagliante,
troppo intensa per essere,
irrealmente un sogno
vissuto.
Penso….
Alla notte segue il giorno,
e sarà nuovamente aurora,
un sogno che sarà realtà,
d’immaginaria favola
averti, accanto a me,
e non dividerci
mai.
Sublimazione dell’amore
Cuor che se Amor non sa
invece tiene,
sublima nel sangue
la sua corsa.
Amor che montagne
sposta e
mari ribolle,
nuvoli e cieli
più d’impetuosi venti,
spazza via,
sublima i petti
d’ardore
di tutti i popoli,
in difesa di natie
radici.
In prima cuna,
di ventre caldo,
si sublima
in se
chiamandosi
natura madre.
Sublimazione
in apice ha,
d’innamorati
a sacrifici
chiama,
per ricongiungerli
in meritato
eterno amore.
Tempo al tempo
Ieri ho incontrato
un angelo e
abbracciandomi
col suo amore,
mi parlò di noi,
ed io in un istante,
di lei,
d’incanto
innamorato.
mi ritrovai.
La mia anima,
con la sua,
una sola
è diventata
Amor mio
mi dice sempre,
non aver fretta
di voler amare,
tempo al tempo
devi dare,
l’amore è infinito,
come il tempo che l’ha
creato.
Tu non sai,
ma già da tempo
noi ci amiamo,
e in un tempo
che fine
non ha
il nostro amore
durerà.
I nostri momenti
Gocce di pioggia,
i nostri volti,
bagnano,
e noi,
mano nella mano,
l’un l’altro ci guardiamo,
mentre, incuranti,
ci amiamo
Passeggiamo,
tra viali di pioppi
e betulle, un solo odore
di pino, sotto il quale
ci riparammo,
ridendo felici.
Semplici,
ma sono solo nostri,
momenti d’amore,
momenti di nostra
serenità.
Può…
Può
amor che fu, impetuoso
nobile, ricco di passione
nutrito dall’amor tuo,
in solari giorni,
di stenti perire
in miseri momenti?
Può,
come il sole,
venire oscurato
da minacciose
nubi,
un amor
che certo si diceva
caldo come lava,
venir raffreddato
con fredde
parole
e gelidi pensieri?
Può
risalir da fondi oscuri,
nuovamente,
un amor che brillò
di luce propria,
e ridare senso
ad un cuor
più senza vita?
Può
Si, che può,
un amor, come lava incandescente,
riscaldato si, due cuori,
due anime,
illuminato da ore intense,
può, come la fenice
emergere dalle sue ceneri,
da un bracierino,
rinfuocar in vita
un amor che mai perso
fu, in virtude
di un lavico
infinito amor.
Nel silenzio…
Odo, il gocciolar dei miei pensieri,
a volte tenebrosi, altri leggeri,
gioiosi o intriganti
li sento,
a volte cadere,
come gocce pesanti,
di un acquazzone estivo,
o come cristalli di neve,
poggiarsi soffici,
dentro il mio ego.
L’intrecciarsi
dei tuoi pensieri,
con miei,
strusciarsi insieme
come fusa
di gatti innamorati.
Leggere vibrazioni,
d’ali di farfalle,
ricordano la leggerezza
dell’ amore
che mai s’allontana
e mai si posa
e per questo
rimane
dentro di noi,
infinito.
Ti amo dir vorrei.
Ti amo dir
vorrei,
ma non
da te, venir illuso,
come naufrago
in balia di un amor
tempestoso,
da ingannevole
miraggio.
Dantesco
mio amore,
travagliato,
lieto sia
se di te,
v’è certezza.
Amor si voglia,
in languide parole,
pasciare vuole,
coccolato,
nel tuo vero
sentimento.
Fine non abbia,
parola cosi intensa
come dire ti amo,
su ogni labbra,
che la sussurra,
perchè poesia,
mai non vi sia
di cosi breve
e vera realtà.
Fantasia
D’innocente mano,
sent’ì stringer la
la mia,
portandomi lontano,
in mondi sconosciuti,
stretta a me,
in mente mia
a cavallo di
bianco destriero
alato,
volle fuggir via.
Cuor e mente
complici insieme
li sentivo rider di me,
dell’improvviso viaggio,
meravigliarsi
del mio
stato.
Pazzo, di me
la mente ebbe
visione,
il cuor
capì
l’innocente evasione.
Un sorvolo da cupi
nubi,
di pensieri, sofferenze,
rancori e risentimenti,
amori passati e presenti,
scorsero veloci
in un tempo,
che tempo non era.
Errar per ignoti
ed immaginari lidi,
senza capir senso
d’immagini represse,
liberazioni ebbi
in improvvise gioie
sentir scomparir
pesi e tristezze
riabbracciar
sentimenti perduti
in posti ritrovati.
Donna
Da ventre tuo,
si nasce,
per cuor tuo,
si combatte,
e si muore.
Prediletta,
gelosi
tutti i padri,
dell’amor tuo,
rassegnati,
in accompagnarti
sposa
d’acquisito figlio.
D’ogni gesto,
parola, azione, sentimento,
musa ispiratrice,
in ogni cuor
tu vivi
in perenne momento.
Moglie in pazienti
quotidianità,
passionale amante,
in focose notti,
tenera madre e saggia
educatrice,
spesso incompresa
e maltrattata,
d’inaudite violenze
vittima indifesa.
Nonostante tutto
immensamente donna,
ovunque donna,
tu sei,
nostra guida,
angelo custode.
Notte
In scuro abito,
di brillanti adornata,
di tutti riempi
particolari istanti.
A chi l’amor regali,
ad altri violenza,
fai,
con sogni e incubi
omertosa spesso
sei,
testimone di
crimini e delitti.
Bellissima misteriosa,
amante intrigante,
d’esseri notturni,
figli tuoi proteggi
rubandoli ai raggi del sole,
d’ordinata vita
quotidiana.
Regista sei,
di raggi riflessi,
di sorella luna,
ne colori il mare,
a volte dorate,
altre dorate,
ad amori
ne fai contorno.
Molti ti temono,
altri d’adorano,
tutti t’aspettano,
in riva al mare
sulla sabbia,
per amare
Tu
Versi di poesia, dipinti su
preziosa tela
i tuoi occhi
melodiche note,
le tue labbra,
fanno da cornice
a irradianti perle
bianche e donar,
a chi ti sta dinnanzi
luminare sorriso.
Tu, sei la mia poesia
Istanti, che ci tengono
spesso distanti,
in mente mia
riaffiora
la tua immagine,
come miraggio,
in astinenza di te,
il mio cuore
dimenticarti
non ha coraggio.
Versi inutili,
scritti per te,
gridano per riaverti.
Di te parlano,
mentre li scrivo,
alla mia anima,
e nel rileggerli,
come acido, l’inchiostro
in essa penetra,
procurandomi
solo dolore e sofferenza.
In te, avevo riposto,
amore e ispirazione,
che più non trovo,
istanti ormai svaniti,
su bianchi fogli,
solo da lacrime
inumiditi.
Nostalgia
vorrei provare,
di ricordi non vissuti,
di una poesia,
creata per me,
dai versi
dolci e belli,
dall’inizio a fine
in modo sublime.
tu.
Storia di un amore
Innocenza di candida giovinezza,
da bocciolo immaturo
custodito fu,
con amorevole rispetto,
e lo colsi si,
in maturo tempo.
Tu angelo,
con bianche ali
d’immatura bellezza,
dal tuo respiro,
ne trassi
della pace,
l’intenso oblio.
Come lava incandescente,
innonda i versanti
di un vulcano irrequieto,
bruciando colli e frutteti,
passione, da cuore inquieto,
come brace ardente,
sangue bolliva,
in vene
d’amore trepidose.
E se
giovinezza fu il tuo dono,
del mio amore, per te
giuramento,
fu mai,
più profondo.
Tradita si, ma sol
con pensieri e sguardi,
ma non con cuore e pelle,
s’è mai macchiata
di simil ingiuria.
Amor, ti giuro,
altra non v’è,
che potrà
mai rubarmi
a te.
Clessidra
Granelli di sabbia,
fini o grossi,
in antica ampolla,
inesorabilmente,
scivolano
internamente,
in ampolle di vetro,
scandendo
il tempo che fu.
Incantati,
restiamo a guardarli,
e mai pensiamo,
che la nostra vita
è ciò che stiamo vedendo
in quei fini istanti,
disperdersi tra tanti.
Vite vissute,
amori perduti
o ritrovati,
storie ripetute
e da meschine azioni
cancellate,o da eroiche
riscritte,
terra su terra,
d’Adamo ed Eva.
Da ignota mano,
è sempre rigirata,
mai dispersi i suoi istanti,
che prigionieri,
sembrano li dentro,
beffa ne fa,
da sempre
la nostra vita.
Vita o morte
In cuor blindato,
morte non vi trovi
dimora,
e amore regni
in virtude
eterna energia,
puro.
Seppur ferito,
da menzogna
trafitto,
d’amor crudele,
illuso si,
morir
per esso vorrebbe.
Cicatrice profonda,
sanguina sempre,
e mai guarì,
se il pensiero
per lei,
ci tormenta.
Allor si
che la morte
in core, farà
breccia
Sussurri di pensieri
Il silenzio m’avvolge,
vibrazioni d’emozioni,
m’accarezzano,
sussurandomi
di te.
Sguardo lontano,
mi spinge
prendendo il mio
cuore,
per mano.
Un pensiero,
vola radente,
dorato dal sole,
si ferma e sussurra:
t’amo anch’io
amore mio.
Tutti i giorni
Giorno non sia,
di te,
pensiero quotidiano,
viverti è emozione,
amor non sarà,
se non per mia volontà,
per trepidazione,
cessare.
Tutti i giorni,
intrisi di te,
come spugna,
col pensiero,
strizzarlo, ed
assaporarti pian piano,
stringendo di te,
ogni pensiero,
ogni istante,
ogni ricordo,
di noi.
Tutti i giorni,
depressione oscura,
spinger vorrei,
allontanar maledetti
pensieri,
ossigenandoli
dei luminosi
giorni, andati.
Indietro, tornar no,
mai come prima,
guarir completamente,
ma sperar che
tribolazione
abbia fine,
per eterno amor
di nostra vita.
Sussurri di pensieri
Il silenzio m’avvolge,
vibrazioni d’emozioni,
m’accarezzano,
sussurandomi
di te.
Sguardo lontano,
mi spinge
prendendo il mio
cuore,
per mano.
Un pensiero,
vola radente,
dorato dal sole,
si ferma e sussurra:
t’amo anch’io
amore mio.
Poesia
Versi, righe,
parole d’emozioni,
dolori, rabbia,
espressioni d’allucinazioni,
di cuori depressi, repressi,
gioiosi, rabbiosi,
teneramente sensibili,
a temperie di vita
continuamente esposti.
Poesia,
strana definizione
da secoli imposta,
da culture menti,
a denuncia d’anima
d’amore,
e di patria ardore,
di morti eroiche,
da crimini mani,
o da terrificanti eventi
da natura, o
da Dio voluta.
Storie di sentimenti,
di uomini e bestie,
d’angeli e demoni,
d’infranti cuori,
d’abbandoni
e tradimenti,
pur sempre
elucubrazioni
da menti e cori,
sinceri, dementi e perversi,
d’umana storia
s’è scritta
in versi.
Tutti i giorni
Giorno non sia,
di te,
pensiero quotidiano,
viverti è emozione,
amor non sarà,
se non per mia volontà,
per trepidazione,
cessare.
Tutti i giorni,
intrisi di te,
come spugna,
col pensiero,
strizzarlo, ed
assaporarti pian piano,
stringendo di te,
ogni pensiero,
ogni istante,
ogni ricordo,
di noi.
Tutti i giorni,
depressione oscura,
spinger vorrei,
allontanar maledetti
pensieri,
ossigenandoli
dei luminosi
giorni, andati.
Indietro, tornar no,
mai come prima,
guarir completamente,
ma sperar che
tribolazione
abbia fine,
per eterno amor
di nostra vita.
Se amar non è vergogna
L’amor, che età non ha
fin dai tempi,
d’infuocati origini,
grezzi e duri
animi e cori,
costanti
si tenevan distanti,
vergogna non avevan
però d’amar compagne
e figli.
Ancor oggi,
con tenerezza,
scioglie cuori,
‘ideali innalza,
e morti benedice,
Amar non v’e vergogna,
quale peggior sentimento,
se d’odiar non s’avè pentimento,
che d’orgoglio, tutti rende duri,
gemello nero, di sorella
fierezza, che rende omaggio,
a chi si fa coraggio.
Amar, a volte è tradimento,
altre è passione,
maschi o femmine,
non v’è distinzione,
l’importante è amarsi,
con sincero affetto,
e dall’aver rispetto.
Vivere
Insane voglie,
percuotono le menti,
inquieti cuori,
bruciono d’amore,
pruriti adolescenziali
scalpitano in boccioli
umani,
quelli senili,
pian piano,
spariscono
in remoti ricordi.
Travolti.
d’impetuosi amori,
d’ardori pensieri,
peccaminosi
da vogliose
rosee carni,
e setate pelli,
sotto soffici lenzuola,
d’adorabili compagne.
Preziosi giorni,
intensamente vissuti,
tra rincorsi guadagni,
e sentimenti perduti,
tra ritmi veloci,
di salute non goduta,
disperatamente rimpianta,
per sempre.
E’ questo il vivere,
che tutti cercano,
ma del vivere sano,
nessuno ne parla,
tabù
perché sazio non dà,
il nutrimento di virtù,
e divino spirito.
Saziati pieni,
di materiali godimenti,
ahimè, affamati,
dentro,
nell’anima denutriti
d’ogni bene necessario,
ignari e dispersi,
ci ritroviamo
nell’oscurità,
all’improvviso.
Quattro stagioni in brevi versi.
Se una rondine,
non fa primavera,
un raggio di sole,
non fa l’estate,
una goccia di pioggia,
non fa l’autunno,
un fiocco di neve,
non fa inverno.
Nostalgia
Ricordi appannati,
mi riportano a te,
dolce creatura
dal ridente sorriso,
rintocchi di campane,
sembrano risvegliare,
il cucù appeso al muro,
a magoni in gola,
con forza ringoiati.
Prime gocce di pioggia,
battenti sui vetri
con forza,
la stessa,
che a te
mi riporta,
bagnandomi
di te, con violenza
come finestra aperta
da nostalgico vento.
Raggi di un sole,
timido tra rosee nuvole,
sbattono sulla stessa
finestra, oramai asciugata,
dal calore di un nuovo amore.
Di qual amor è,
il cuor mio,
si è da tempo
riempito?
Un amore nostalgico
o d’invisibile sensazione,
di non averti mai persa.
Domande, come schiaffi,
violentano il cuor,
costretto viver cosi,
sempre di
di nostalgico
amor sfuggente.
Sono certo di…
Sono certo, che i nostri sogni,
come radici, intrecciati,
di rampicanti piante , mai sazie,
di gioie e grazie,
come io di te e tu di me,
e un fine amore,
senza fine.
Sono certo,
che del viver senza,
non da certezza,
con un presente
non del tutto indifferente,
di un amore,
in noi,
ancora esistente,
viverci, come desideriamo,
potrà donarci mai,
un futuro,
di non egual destino,
da noi creato,
per dirci
con un bacio
ad ogni risveglio:
amore ti amo.
Amor che fu..
Amor che fu si dolce,
mai fu amaro, leggerlo nei tuoi occhi,
pieni d’amarezza,
ma se al cor non se comanda,
al destino ci si inchina.
Amor mio,
che dentro di me,
nutrita ti ho dell’amor mio,
tieni per te la speranza
di tornar al tempo
del nostro vivere felice.
Internamente
Istanti veloci, e lenti momenti,
fanno del nostro amore,
una giostra, che gira,
gioiosa,
internamente.
Si muove,
spesso a tratti,
a volte veloce,
serenamente,
e tu ne sei sopra
spesso giocando,
divertendoti
con i miei sentimenti,
senza pensare,
che si possa
da un momento all’altro
fermare.
Un meccanismo, dall’amore
ben oliato, da focosi
momenti, anche d’innocenti scherzi,
caricato
di una corda,
che se si forza,
rompe la molla, difficile
d’aggiustare, non impossibile
che non riprenda a funzionare.
Internamente, amore mio,
tu sei, l’energia,
che mi tiene in vita,
non troppo stressare
il mio cuore,
se tu pensi che per te,
io sia per sempre,
l’uomo d’amare
Tutto per amore
In serbo al nostro core,
vige una regola, che mai muore,
tutto si può, se spontaneo
e mai momentaneo,
scritto resta
delle nostre intenzioni
e gesta.
Per amore, si muore
per nostra amata,
e per nostra patria,
per i figli.
Per amore, mai si langue,
in ogni istante, se morir si deve,
per amor, tutto è dovuto,
costo alto, di vita, s’è pagato,
ma felice, per essi, d’essersi immolato.
Tutto si fa per amore,
tutto si diventa,
pazzi o timorosi,
coraggiosi
e pure eroi,
gesti inconsulti,
spesso risoluti,
tutto per amore
si fa, pur di conquistare
la felicità.
Dimentica, ricorda…
Dimentica le amarezze,
pensieri avvolti
in nebbie rarefatte,
in antichi borghi,
di memorie andate,
quel che è stato
di un amore,
dal tempo,
ridotto a brandelli,
da furiosi venti,
ormai spazzato,
a nuovi orizzonti
rischiarato.
Preistorici resti,
d’immutate sensazioni,
come archeologo,
riporta alla luce,
inutilmente si vaga,
tra storia passata.
Ricorda si, quel che fu,
quel che si visse,
di vivaci momenti,
e non sono più,
nemmeno tramonti,
ma notti oscure.
Ricorda, che ancora
vive, in te,
la fiammella
di un amore
che mai si è spenta.
Ricorda, come si genera,
esci fuori, fa si che,
nuova brezza,annusa,
senti l’amore che torna,
fatti prendere, da lui
per mano e
lasciati andare,
a vivere nuovi giorni.
di nuove aurore
Infinito
Respiro, ansimo,
non mi biasimo d’infinito,
perchè voglio subito,
un amore definito,
pulito,e non rifugito,
ricoperto di uno strato,
che sa solo di noi.
Infinito sia, tu che ardi,
in un cuor, bagnato
di rugiado amore,
che scaldato
da timido sole,
come tenero germoglio,
risorge con esso
in un nuovo giorno.
Infinito amore,
non sia però,
un nuovo tramonto,
perchè, finita
sarà pure la mia vita,
senza te.
Caldo d’inverno
Criptio di legna,
brace rovente
di giorno,
o di sera,
mi scalda sovente,
la fisso li,
davanti a me,
che brucia, lucente.
Camino acceso,
divora le fiamme,
come orco affamato,
da un solo lato,
il mio viso,è illuminato,
l’altra metà, lo scalda
la tua mano, ne sento
la carezza, il tuo calore,
come caldo d’inverno,
dona al mio cuore
il giusto tepore,
di un amore
che mai muore.
Sono certo di…
Sono certo, che i nostri sogni,
come radici, intrecciati,
di rampicanti piante , mai sazie,
di gioie e grazie,
come io di te e tu di me,
e un fine amore,
senza fine.
Sono certo,
che del viver senza,
non da certezza,
con un presente
non del tutto indifferente,
di un amore,
in noi,
ancora esistente,
viverci, come desideriamo,
potrà donarci mai,
un futuro,
di non egual destino,
da noi creato,
per dirci
con un bacio
ad ogni risveglio:
amore ti amo.
Cuori invernali
Gelati cuori, come laghi,
in inverno,
impietriti di un ghiaccio,
sciogliersi non si vedrà,
e striato di solchi,
lasciati, come pattini,
da morbosi patimi,
resteranno comunque
come su graffiati specchi,
dal tempo macchiati.
Inutile l’avvicendarsi,
di calde speranze,
d’amori impetuosi,
se prima l’inverno
non salirà
sul treno del tempo.
Come ciliegie
Uno, poi un altro, e poi ancora,
ti prego, non mi privar dei tuoi baci,
come ciliegie, assoporo pian piano
le tue labbra, le gusto, sentendole
mie.
…
i tuoi baci, a volte
caldi, come caldarroste,
piccanti come peperoncini,
salati crackers al pomodoro,
morbidi, come panna,
altri, freschi come menta piperita
liquorosi, come cognac d’annata.
Come ciliege una dopo l’altra,
fruscianti, rumorosi,
la tua lingua festante e danzante,
con la mia, insieme struscianti,
un turbine di passione,
li accomuna, senza più
voler smettere,
ci sazia e nuovamente ci
appetisce.
Distillato di Eros
In candida veste,
di sole bionde trecce,
venisti a me, bagnata
da sola rugiada,
di un tiepido Maggio.
…
Le tue carezze,
come fiori che sbocciano,
mi sfiorarono solleticandomi,
prima la fronte,
poi giù il viso,
poi giù il, petto,
andando su e giù,
poi sentìì le tue calde labbra,
riscaldarmi le mie,
poi le guance,
e dispettosamente il collo,
donandomi un brivido di freddo sensuale.
Il tuo respiro sul mio,
i tuoi capezzoli giocare con i miei,
il tuo ventre sul mio,
le tue gambe tra le mie
la sorgente di vita,
ansiosa del frutto proibito.
Natur d’amor
Su immense distese, corre felice,
si perde oltre confine, il desiderio di noi,
laggiù dove iniziano i raggi del sole,
due linee stagliate sui colori dei fiori,
…
che fanno da contorno al nostro amore.
Ci amiamo,
ci respiriamo,
l’uno dell’altro,
ci desideriamo,
incuranti degli altri e
del rumore del vento,
tra alberi e frasche,
accompagna grilli e cicale,
fischiando inediti ritornelli.
Hey piccola ciao (testo di canzone rap)
Hey
piccola, ciao.
Batte forte il cuore,
da far tanto rumore,
ascoltalo bene,
non è rumore,
ma il suono del mio amore.
Hei piccola ciao,
più ti guardo,
e più m’innamoro,
di te,
voglio viverti
ogni istante
intensamente,
anche se poi
devo usare un idrante,
per spegnere questo
amore,
che per me
è diventato incessante.
Io non ho mai bevuto,
ne di droghe, mai fatto uso,
però tu sei per me,
la droga, felice, d’aver
almeno una volta nella vita,
consumato, perché di te
fortemente innamorato.
Ehi piccola miaa,
ciao,
non voglio da te
più andar via,
promettimi però,
che potrò di te
colmare il solco
creato nel mio cuore,
spazzato via,
da un amore,
che non era il nostro,
sicuramente un mostro,
perché ci ha divisi,
prima di sentirci uniti.
Hei piccola ciao,
non mi lasciare
ti posso spiegare,
se ti fai parlare,
a volte accade,
che per te impazzisco,
perché sei la mia musa,
e sentire il tuo respiro,
entrare nel mio io,
e con te sentirmi
come un Dio.
Ehi, piccola, ciao
senza di te,
il mio cuore si è raffreddato,
per essere scaldato,
vuole che torni
per far passare,
questa maledetta nostalgia
mi manchi, piccola mia,
sono l’uomo che ogni donna,
ha da sempre sognato,
insieme costruiremo,
con quel che abbiamo,
un grande amore,
nel nostro cuore.
INNAMORARSI E’….
Innamorarsi è…
tendere la mano
e vedersela stringere
desiderare l’impossibile
ma accontentarsi del possibile
sperare in una sua telefonata
anche quando l’ora è già passata
scrivere pensieri e poesie
in attesa di essere lette
ripetere il suo nome all’infinito
chiusi nell’abitacolo di un’automobile
lasciare che il cuore batti forte
anche se sai come calmarlo
emozionarsi in un istante
al ricordo di un suo bacio
provare dei forti brividi
al pensiero del suo abbraccio
desiderare il suo corpo
e accarezzarlo con la mente
immaginare la sua voce calda
che ti sussurra tenere parole
struggersi per ore ed ore
se hai osato troppo
sperare nel suo perdono
e rimanere in silenzio
saper attendere per giorni interi
senza perdere la pazienza
sperare in tempi migliori
anche se saranno lontani
trattenere il respiro
e poi lasciarsi andare in un pianto
sapere che ti pensa
e crederlo fino in fondo
non avere mai dubbi
dell’amore che viene dato
immaginare che esso sia enorme
come il mare di un oceano
non pensare mai che sia finita
e non chiederti il perchè
sorridere alla vita
perchè lui c’è anche se non è con te
sorprenderlo al mattino
dicendogli: mi manchi!
ricordare i suoi sguardi
del nostro primo incontro
rammentare tutte le emozioni
della nostra intimità
pensare al prossimo incontro
come migliore del precedente
non offendersi se ti dice
che dobbiamo aspettare ancora
ma sperare che ci ripensi
perchè gli attimi sono preziosi
perchè la vita è un soffio
e va vissuta intensamente
e gli attimi sono come l’eternità
lo capirà…sì presto lo capirà!
Grazie
D’amore si nasce, tra l’indifferenza si vive,
spesso si muore, in un cassonetto, abbandonato.
Disperato gridi e se sei fortunato,
vieni dalla vita ripescato.
…
D’amore per me però,
ancora non se ne parla.
Tra lenzuola bianche,
e braccie sconosciute,
faccio sentire la mia voce,
a chi, di me si prese cura,
portandomi in ospedale.
Dei mamma e papà,
mi scelsero tra tanti,
Grazie papà, grazie mamma,
ma la favola durò poco.
E giunse il giorno, che mi tolsero di torno,
ormai ero un figlio conteso, di separati egoisti
strumento di liti e ricatti, tra giudici e avvocati.
Grazie Dio, per avermi salvato.
Ritornai tra braccia estranee,
affidato a nuovi genitori,
ma la legge, decide,
che pace non posso avere,
per il mio bene.
Grazie Dio, per amarmi,
almeno tu.
L’affido prevede,
breve periodo, e nuovamente
lascio affetti, che già posso godere,
dopo mesi passati insieme,
per sopraggiunta crescita,
del mio essere.
Grazie Dio,
per avermi dato,
il primo amore
da gente meravigliosa,
che la legge però,
dice non possono tenermi,
più di tanto.
Due cuori, pieni d’amore,
seppur uguali, forse per questo,
mi vollero con forza,
e per reciproca attrazione,
ci ritrovammo tutti insieme
e creato una vera famiglia,
col giusto amore,
di cui Dio, aveva già deciso,
per me che io meritassi.
Io li chiamo papi e papino,
un mio amico, ai giochini,
mi rivelò, che li chiama,
mami mamà,
che importà ha, come li chiami?
L’importante è aver trovato finalmente,
pace, amore serenità,
e tanta felicità.
A Sissi
(Dedicato a tutti i bambini rifiutati, buttati addirittura nei contenitori dell’immondizia, e grazie all’adozione estera riconosciuta a coppie di fatto e anche d’identità sessuali stesse, hanno trovato il giusto amore e serenità)
In piovosa sera,
vaghi, indifferente,
specchiando la tua ombra
in luminose pozzanghere,
…
lasci bagnare da esse,
senza riparo alcuno,
il tuo corpo, i tuoi vestiti,
perchè tu non sei
li in quel momento.
La tua mente,
il tuo cuore è rimasto li,
dove lei ti ha lasciato per sempre.
Non hai più lacrime, o non le vuoi uscire,
per non mischiarle con la lurida acqua.
Sono troppo sacre, per te, perchè appartengono a lei.
Dentro di te, sai che è l’unica cosa pulita
che ti resta di lei, per lei.
Lei è lì, il suo corpo è li,
ma non la senti più dentro di te,
è questo che ti strugge.
Non vederla più,
a questo non avevi mai pensato,
la tua fedele compagna,
per la prima volta ti ha tradito.
Stringi tra le mani, le sue cose,
come se questo, te la fa sentire
ancora accanto a te.
Un guaito, il suo muso tra le tue mani,
il suo sguardo che si spegneva,
fisso dentro di te, come a scusarsi,
di lasciarti per sempre,
i suoi peli tra le tue dita, ancora calde,
un amore cosi, lo ricorderai per sempre.
T’aspetto qui
Vai, mio cuore,
io t’aspetto qui,
con corpo e anima,
vai e porta l’amore,
…
in sperduti posti, di fitte foreste
e giungle di cattiverie e malvagità,
prima che vai, devo avvisarti, però,
che sanguinerai, per quel che vedrai,
ti lacererai a brandelli,
per quel che udirai,
e rischiare, potrai,
di non tornare più.
Non sarà amor,
per fanciulle, a rapirti,
ma lacrime d’innocenti,
su visi di bimbi e donne
maltrattate,
da guerre e violenze
martoriati,
che scorrono misti a sangue, in solchi
di dolore.
Vai, io t’aspetto qui,
tua sorella anima,
già ferita e disabile,
non riesco più a trascinarla altrove,
sei rimasto tu solo,
mio cuore, armato d’amore
ultima arma e
determinazione.
Vai, dove non è riuscita
la ragione, riuscirai
nel tuo intento,
portando conforto
e sostegno.
Vai, io t’aspetto qui,
tornerai vincente,
con un bimbo in braccio
sorridente,
e felice d’aver dato
speranza
a tanta brava gente,
e carezze di felicità,
che ancor vive,
nella giungla del mondo
tra erbacce di cattiverie e crudeltà.
Non l’estirpare,
la pianta della bontà.
per me, portarla,
dentro di te, già la tieni,
bensì, insegna a tutti i cuori,
come te, partiti con te,
a prendersi cura
e coltivarla.
Con essa il mondo,
si potrà ancora salvare.
Lasciami amare
Lasciami amare,
come Dio mi ha insegnato,
lasci che t’ami,
e al mattino
chiamarti amore,
un bacio lasciarti
insieme ad una rosa,
ma non essere gelosa,
della stessa energia,
che ad altri do,
di mia iniziativa.
Lasci che ami,
bambini, donne e anziani,
ambiente, fiori e natura,
tutto il mondo di Dio
è creatura.
Lasciami amare,
con tutto me stesso,
ogni riflesso,
dell’universo,
gelosia, ipocrisia, ed egoismo,
sono l’opposto
della sincerità, ingenuità, genuinità,
che dell’animo ne fan splendore,
e non oscurità,
perchè sono luce ed energia
di tutta l’umanità.
Lasciami amare,
come io voglio,
esser vicino
a qualunque ne ha bisogno,
perchè è d’amore che si parla,
ed esso porta solo luce e calore.
Quando sei solo,
nell’oscurità della notte
vaghi senza dimora,
una luce in lontananza,
‘accende in te,
la speranza, di saperti
già nella tua casa.
Ognuno di noi,
è la luce per gli altri,
se nell’amore noi viviamo,
la speranza di una mano,
il calore di un affetto,
pensato disperso,
è quella energia
che ci guida
dall’universo.
Le tue mani
Le tue dita, come petali di rosa,
profumate, sfiorano il mio viso,
le sento scivolar giù,
dalla fronte, da un lato e dall’altro,
m’accarezzano pian piano,
cercano, scrutano, leggono, percepiscono,
tutto di me, del mio volto.
Le tue mani,
come piume,
passano sopra ogni mia ruga,
le coccolano,
le amano, le stimano,
le fanno tue.
I miei occhi,
non hanno più segreti per te,
percepisci nel tuo buio infinito,
la luce che è in me e la fai tua,
le sento vibrare,
sopra le mie palpebre,
che chiudo al loro passaggio,
vedo sorridere la tua anima,
felice di percepire le mie emozioni.
Ti soffermi sul mio naso,
lo tocchi come una artista modella una statua,
con sopraffine delicatezza di un angelo,
ti vedo sorridere, e pensi alla mia bruttezza,
o buffonaggine della mia espressione,
nel vederti una solarità di sorriso, sulle tue labbra.
Le dita sfiorano un accenno di baffi
e barba incolti,
la smorfia di disappunto
che scruto nel tuo viso,
comprendo che mi preferisci rasato,
però, torni ad accarezzarli,
come a perdonarmi di non averlo ancora fatto.
Le mie labbra, socchiuse,
si lasciano baciare dalle tue dita,
che le accarezzano più volte, torni a sorridere,
soddisfatta d’avermi fatto una foto,
sull’intero volto e capire come sono,
o immaginarmi come preferisci che sia.
Le tue mani, ritornano su,
e ridiscendono giù per il volto,
più velocemente,
simili a due carezze, una per lato,
mi dai un bacio sulla guancia e mi ringrazi.
Il tuo grazie,
l’ho capito dopo,
non era per averti permesso,
di scrutare il mio viso,
bensì nel rispettare la tua diversità
e amarti per come sei.
Seppur bambina,
hai letto dentro di me,
ciò che il mondo intero,
ancora non fa:
rispettare le diversità di chi
è meno fortunato di te.
Spruzzi d’infinito
Trascorsi d’istanti,
come spruzzi d’idranti,
annaffio di te,
la mia esistenza,
con infinita pazienza,
tenendo calda
la mia vita.
Spruzzi infiniti
colpiscono la mia anima,
abbeverandola d’affetto,
allegria, e ogni di te,
inumidendo di me,
cuore, mente, occhi,
pelle, carne,
come foglie,bagnate di rugiada,
fresca di nuovo giorno.
Spruzzi, come gocce di gelida acqua,
tonificano le mie emozioni,
e il tuo pensiero, come abile
massaggiatore, rende tutto,
lieto e rilassante, non per questo
meno stimolante, aiutandomi
a vivere il nostro
infinito spruzzo
di presente.
TVB
Ti Voglio Bene,
dolcissima frase,
da tutti pronunciata,
da pochi recepita,
da tanti non compresa,
nel suo più intenso significato.
Ti voglio Bene,
auguro a te, tutto il bene
possibile.
E’ un sentimento provato,
di amore diverso, non meno intenso,
dal dire “Ti amo”.
Una forte emozione, generata dal cuore,
e detta col cuore, mirata ad altro cuore.
TVB, significa pure,
se stai bene tu,
sto bene anch’io,
e il mio cuore gioisce
col tuo.
TVB, è una frase
di forza interiore,
infinitamente positiva,
da voler dire a tutti,
e che tutti vorremmo
sentircelo dire.
Ti Voglio Bene,
è un abbraccio fatto di parole,
ma cosi forte,
da penetrarti il cuore,
senza dolore,
che senti solo,
se nessuno ti dice
con vero amore
Ti Voglio Bene..
E tutto va’……
Tutto va’, velocemente,
s’insegue l’invisibile,
del nostro vivere incoerente,
nascita, infanzia, adolescenza,
maturità e vecchiaia,
tra gioie e dolori,
non ci fermiamo mai,
a contar, però
i nostri errori.
Tutto va’, a farsi benedire,
non pensiamo mai,
che prima o poi,
al destino,
dovremo alla fine
del nostro cammino,
ubbidire.
Tutto va’, dove, anche noi,
andremo, e niente
appresso, denaro e potere
ci porteremo,
ma se solo con amore,
rispetto e fede
se ben, avremo vissuto,
a chi abbiam fatto del bene,
a chi ci ha voluto bene,
e sinceramente
amato,
un segno indelebile,
nei cuori lasceremo,
e nella memoria
di tutti, vivi, ancora
saremo.
Amarti
Posso amarti in silenzio,
tra il suono delle mie parole sussurrate,
posso amarti in silenzio, tra i respiri di noi, due,
posso amarti come tu desideri,
l’importante per me,
è amarti sempre.
Irresistibile amore
Come giovine amur, che in cor mio
vivi, in trepidante attesa,
ancor d’adolescenza eterna
esistenza, per lei, tremi,
ogni e come prima volta,
al suo sguardo
di verdi gioielli, innamorato,
ti sciogli per lei,
tuffandoti, in esso,
perdendoti felicemente,
in sua anima e cuor,
come tenero passero,
da freddoloso esterno,
in suo amor trovi riparo.
Oh irresistibile amore,
che emozione, sentir
la tua pelle, il battito del tuo cuore,
nella tua mano, stretta nella mia
viverti, anche solo passeggiando,
e come due luci,
di sola energia,
illuminiamo intorno,
noi, ci amiamo,
ovunque andiamo,
tu ed io, soli
nell’immensità della felicità.
Pensieri
Pensieri,
come sentieri lunghi,
innevati, percorrono
la mia mente.
Come neve che si poggia,
pian piano, su alberi,
appesantiscono la mia mente.
Scoscesi, rotolano giù,
come pietre,
nel mio cuore.
Ombrosi, fermano sulle prime
foglie del viale, i raggi della vita,
oscurandola in parte.
Umidi, come pioggia battente,
crea rigagnoli trasformarsi
in fiume, offuscandone
la ragione.
Pensieri cupi, spazzati
d’un tratto da leggera brezza,
schiarendo mente e cuore,
asciugando pioggia e neve,
levigando pietre in solchi
indicativi.
Brezza d’amore, che sposta ogni cosa,
rami e fogli.
Raggi di sole,
raggiungono il mio cuore,
ridandomi vita e amore.
Il nostro amarci
Oh, amor mio,
sentir il tu amor
dentro di me,
ribollire come lava ardente,
fondersi col mio, proiettandosi,
come figure sulle pareti,
giocare platonicamente tra loro,
mentre i nostri corpi,
uniti in trascendentale amplesso,
completano armoniosamente,
un amore trascendentale,
per le due figur riunirsi a noi,
sublimando il nostro amor,
in incantevoli coccole,
e con sol i nostri occhi,
ci diciamo: amore ti amo,
addormentandoci abbracciati,
mano nella mano.
Mai dire mai
Non ti fermar mai,
a dolori, gioie, rabbia,
essi son solo effimere
apparenze e veli illusivi,
di mentali muri
e gabbie inesistenti,
che sol tu hai la chiave
che qualcun ben dal dirtelo
si guardò,
per tenerti prigioniero
di te stesso,
e la sua coscienza
da carceriere
pulita avere.
Mai dir mai, a vita nuova,
aprir potrai, e la tua mente,
il tuo cuor, son la chiave
della tua gabbia, che presto
t’accorgi, d’aver avuto sempre
possesso.
Mai dire mai, di poter goder
di te, della tua vita,
e un giorno, dir
buon giorno
libertà mia.
Mai dir mai, creder devi
ai sogni, che magico cuor
suggerir può,
come incanto, dirti
come puoi risolver
i tuoi problemi,
al tuo cuor però,
s’affidò, la saggia natura
certa era, capir
una sola condizione.
Ciò non vuol dir,
dar per scontato,
ferir chi ti ha, al volo
ostacolato,
perché ti ha pur sempre
amato, e non fu reato,
peccar d’egoismo
d’amore,
tenerti a lei
imprigionato.
Mai dire mai, si dovrà
dir, vibrando libero
con mente e cuor,
rispettando chi amor
da una vita,
ti ha donato,
pur non capendo,
che amor è pure libertà
al talento ed espressione.