Articoli

antonioniodelietovollaro

Intervista su Buone Notizie dalla Sicilia

I romanzi di fantageopolitica “made in Sicily” dello scrittore Antonio de Lieto Vollaro

Il fantasy, la distopia ai livelli di OrwelHuxley e altri eminenti scrittori è il back ground che ha ispirato lo scrittore catanese Antonio de Lieto Volaro per i suoi originali libri. In essi de Lieto Vollaro intreeccia non solo elementi fantastici ma anche di politica e attualità, con versalità e allo stesso tempo leggerezza.

Si definisce “uno strano bancario” e in effetti è un personaggio atipico, sopra le righe, originale e fuori dagli stereotipi.

Classe 1958, di nobili origini, Antonio de Lieto Vollaro è nato e vive a Catania, con la moglie e tre figli. Poliedrico si caratterizza per le molteplici passioni che vanno dalla pratica sportiva (sci alpino, nuoto, judo, pallavolo, equitazione, pattinaggio sul ghiaccio e sub) all’interesse per le prime trasmissioni radiofoniche in FM locali e per la fotografia. Come fotografo è risultato tra i primi classificati in concorsi nazionali e sue immagini sono state pubblicate dalla rivista ‘Fotografare’ ricevendo, tra l’altro, la miglior critica per l’assenza di effetti speciali.

Intellettuale sensibile, particolarmente attento all’infanzia sofferente, pubblica il suo primo romanzo “A.M.I.C.A Disarmo Globale”, edito dalla Spampanato Marco Editore, Catania, dicembre 2002 e ne utilizza i proventi per fondare, nel 2003, l’Associazione Onlus T.A.T.A A.M.I.C.A di cui è Presidente. Nel novembre 2003 pubblica una nuova edizione del primo romanzo col titolo ‘A.M.I.C.A TERRORE TELEMATICO’ edito dalla stessa associazione da lui fondata, alla quale ha ceduto i diritti d’autore. Dopo aver  concluso la trilogia con il suo terzo romanzo, intitolato“Enigma Mortale”, si sta cimentando nella scrittura di un nuovo genere, totalmente diverso e realistico nella trama, con  nuovi personaggi, protagonisti d’azioni e missioni rischiose.

Elementi salienti delle vicende che racconta sono:alieni, complotti,  intrighi internazionali ed amorosi,  traffici illeciti d’organi, d’opere d’arte, di schiavi, , criminali senza scrupoli, lotta contro coloro che schiacciano il prossimo, tutto mischiato in un mix che rende godibile la lettura.

Conosciamo Antonio de Lieto Vollaro dalle sue parole.

Antonio de Lieto Vollaro cosa l’ha spinta ad avvicinarsi alla lettura?

Esordisco col dire che la lettura è la primordiale fonte del sapere. Leggere serve per sapere come “fare”, per riuscire a compiere un’azione e ciò è possibile iniziando a leggere il libretto delle istruzioni di ogni cosa, dalle scatole di montaggio, a quelle dei medicinali ecc. Detto questo ciò che mi spinge a leggere è la sete della curiosità di conoscere. Tutti ci accostiamo ad un librover vari motivi, inizialmente perchè la trama ci attrae, al di là del fatto che si tratti di un romanzo thriller, o di un manuale, o di un dizionario, poi per arricchire il nostro lessico e le nostre conoscenze. Mi sono avvicinato alla lettura perchè la considero una fonte di arricchimento e perchè mi dà gli stimoli giusti per mettere in pratica gli spunti suggeriti dalla mia creatività oltre che la mia visione della vita. 
Come mai ha scelto di scrivere romanzi protesi verso la fantascienza mista all’attualità geopolitica?
Non faccio politica per scelta perchè ritengo che chi governa, al di là della parte che rappresenta, deve lavorare esclusivamente per il bene del Paese e del suo popolo. Da qui deriva la mia passione di scrivere romanzi con trame di fantageopolitica. Mi arrogo la presunzione di voler essere il portavoce di ogni individuo in ogni parte del mondo, che sogna un mondo pulito, senza guerre, violenze, dove le risorse vengono sfruttate solo per il bene dell’umanità. Voglio dare voce a chi col bene vuol sconfigge il male, e mettere alla gogna i politici disonesti, per riuscire a vivere in un mondo più giusto. So che è fantascienza pensare ciò, ecco dunque il perchè della mia scelta, il creare una realtà “altra” dove il mio pensiero di pura fantascienza, abbia possibilità di realizzazione. Nel creare la trama dei miei romanzi pieni di alieni, navicelle, invenzioni, medicine, ecc. sono stato quasi profetico, preannunciando scoperte applicate appena sette anni dopo, come ad esempio l’utilizzo delle cellule staminali per la creazione di ogni genere di tessuto linfatico, epidermico, cardiaco e osseo. Anche in campo astronomico ho anticipato l’esistenza di pianeti simili alla Terra, abitati da esseri più o meno progrediti a 360 gradi, anche con culture sociali. Altri come me, e ovviamente più grandi di me, hanno scritto di fantascienza e politica: sono due aspetti che sembrano diversi e lontani, ma nella realtà dei nostri giorni diventano sempre più vicini. Sarebbe vera fantascienza  scoprire che i politici guardano agli interessi universali piuttosto che a quelli individualistici!
Quali sono le caratteristiche peculiari della sua scrittura?
Io scrivo d’impulso, che sia rabbia, che sia gioiadoloresgomento, paura, amore, scrivo quasi come “sotto dittatura”, come un fiume libero impetuoso, praticamente col cuore, perchè è inutile negarlo, tutte le emozioni nascono lì dentro e muoiono fuori, esaltate o bistrattate, considerate, oppure stritolate dalla malvagità.  Sento l’esigenza di  esternarle come un vortice inarrestabile, avendo una profonda sensibilità per tutto ciò che mi circonda. Questo stato mi porta a condividere questo turbinio di passioni con tutti, anche rischiando la derisione  da parte degli altri, ma fa parte del gioco, di un gioco che mi tiene in vita. Sono fermamente convinto infatti che mettersi in gioco, è un modo per dire:” io ci sono, io lo faccio, tu ci sei ma dov’eri e cosa hai fatto quando questo che creitichi  è accaduto? Sei vivo o morto?” . Un gioco in cui l’essere pienamente attivo e l’essere passivo si scontrano, cosicchè la situazione si ribalta e sono io, alla fine, che mi prendo gioco di chi è vigliacco, di chi non sa prendere una posizione. La mia scrittura serve proprio a questo, ed esprimere questi pensieri, queste intenzioni e le mie passioni. 
Antonio de Lieto Vollaro, lei non scrive solo romanzi, ma si occupa anche di poesia e teatro. Quale forma letteraria preferisce?
Il mio obiettivo è sempre quello: denunciare ciò che non va;  gridare in faccia tutto ciò che penso, liberamente, perchè nella mia follia d’artista e scrittore, campaggia a caratteri cubitali la “licenza disinibita” della vera libertà di pensiero, che molti vorrebbero ammutolire definendo “Pazzo” chi osa farlo. Io sono felicemente “Pazzo”, in quanto so che chi scrive la verità, seppur utopistica, fa male a chi vuole sottomettere l’altro. La realtà politica italiana e pure quella internazionale, ne sono l’esempio con le dittature che da secoli avvelenano il mondo. Amo la prosa, il teatro ma sento la poesia la forma letteraria che più mi si addice. 
La mia poesia è nella mia sensibilità che effondo nei miei articoli, nei miei romanzi, nei miei aforismi. Io faccio, scrivo, agisco, sempre con un pizzico di poesia, anche nel descrivere un’azione cruenta. La mia poesia potrebbe venire descritta come” la misericordiosa pezza passata sulla fronte del guerriero eroe”.
Nessuno se ne accorge, ma tutti comunque viviamo anche con le componenti proprie della poesia e del teatro, tant’è che i grandi capolavori, riportano sul palcoscenico, tristi realtà quotidiane, ci sono innate nelle nostre azioni e reazioni. Le componenti teatrali e poetiche ci sono innate. 
Cosa vuole comunicare ai suoi lettori? Qual è l’obiettivo della sua scrittura?
Io principalmente mi rivolgo ai giovani, che saranno i nuovi uomini della nostra rovinata civiltà, e ovviamente intendo ribadire l’importanza dei valori che  i nostri padri e nonni ci hanno trasmessi: non gettare mai la spugna, non piangesi addosso,  lottare sempre, rialzarsi.  Finché non c’è morte c’è speranza e la speranza principalmente siamo noi stessi. Bisogna lottare contro ogni forma d’illegalità, perchè l’uomo vero non vende mai la sua dignità per nessun prezzo se vuole restare veramente libero. Bisogna tenersi lontano da ogni compromesso che comprometta la dignità dell’individuo. Questo è quello che voglio comunicare. 
L’obiettivo principale della mia scrittura è trasmettere forza positivitàcoraggio. Sono fermamente convinto che solo mantenendo i sani principi di lealtà onestà , senso del dovere verso se stessi e verso il prossimo,si possa realizzare quel mondo “utopico-fantastico ” di cui parlo nei miei testi, convinto anche del fatto che occorra non fermarsi mai alle apparenze, perchè la profondità dell’anima, cela le migliori virtù.
Clicca sul sito ufficiale: http://www.buonenotiziedallasicilia.tv
Condividi: