Descrizione
Nota dell’Autore
Sono un uomo comune lontano dal mondo della cultura e della letteratura e pertanto ancora più felice di essere stato, almeno per una volta, autore anch’io.
Dedico questo libro, in particolar modo, alla mia cara amica Rosy, la cui forza nel lottare fino alla fine contro una delle più gravi forme leucemiche ha insegnato a me ed a mia moglie quanto l’uomo sia piccolo ma possa, nello stesso tempo, essere grande nell’affrontare qualcosa che non conosce se non quando c’è dentro fino al collo.
Lo dedico ad Antonio, un ragazzo di vent’anni, fratello di una compagnia di scuola di mia figlia, scomparso anch’egli a causa dello stesso male.
Così come ho ideato e scritto, nel mio piccolo, pensando ai tanti altri bambini e persone aggredite ferocemente da tutti quei mali ritenuti finora incurabili.
Spero che la morale del libro possa essere profetica e, per quanto sia difficile immaginare un “mondo perfetto”, auspico la scomparsa di ogni violenza e malvagità presenti in esso così come la soluzione pratica a tutte le patologie virali e genetiche.
Mi sto prodigando affinché A.M.I.C.A. diventi una realtà e non semplicemente il titolo di un romanzo “per ragazzi”; il suo obiettivo primario è mirato alla copertura completa dell’assistenza sanitaria verso tutti quei bambini poveri, orfani o vittime di guerra che necessitano di interventi chirurgici urgenti e non hanno nessuno ad assisterli.
Il secondo passo sarebbe quello di crescere fino a divenire un’associazione seria ed autorevole capace di collaborare con tutte le altre associazioni no profit operanti nel panorama sociale ed umanitario.
Mi auguro che il senso vero di questo libro possa essere raccolto specialmente da persone illustri ed influenti che vogliano identificarsi anche loro quali “cavalieri” dell’A.M.I.C.A. per farla crescere sempre più donando al mondo una realtà che non sia fantascienza.
Infine, ma non in ultimo, dedico questo lavoro, alla memoria di mio padre scomparso prematuramente a causa di un tumore al colon. Sono certo che sia stato lui, grande maestro di vita, a spingermi nell’avventura dello scrivere.
Una nota ancora, per concludere, la rivolgo alle vittime di attacchi terroristici di qualunque nazione o religione d’appartenenza senza per questo voler scadere nel qualunquismo.
Colpire i civili è sempre stato un atto criminoso e vigliacco, soprattutto non giustifica mai nessuna causa ma ne inasprisce gli assurdi effetti.
Ogni volta che ciò accade ne rimango scosso, scioccato. Come tanti tra noi.
Condanno ogni atto che vada a ledere la dignità ed il diritto alla vita del prossimo.
In particolar modo penso ai bambini, spesso dimenticati, che rappresentano il futuro di noi tutti. Ricordo ai lettori che “per ogni bambino che nasce noi adulti diventiamo subito debitori nei suoi confronti poiché gli prospettiamo violenze e soprusi e non certo l’amore in cui dovrebbero crescere e di cui dovrebbero nutrirsi. Dobbiamo noi tutti, sentirci obbligati, di sdebitarci aiutandoli al meglio delle nostre possibilità”.
Quale Autore di questo libro dichiaro che il ricavato della mia percentuale sui proventi della vendita dello stesso e delle eventuali future edizioni sarà destinata all’associazione:T.A.T.A-A.M.I.C.A. e ai progetti di prima necessità, dell’UNICEF italiana, affinché le stesse possano perseguire con successo il proprio obiettivo di pubblica utilità.
L’Autore
Antonio de Lieto Vollaro
A. de Lieto Vollaro
Recensore: GERVASONE T.A.T.A A.M.I.C.A Terrore telematico di Antonio de Lieto Vollaro La storia in sé è gradevole e prende come spunto fatti importanti della nostra storia recente. Il tutto mescolato con fantasiose nuove tecnologie e creature di altri mondi. Un punto che non mi ha convinta è la narrazione al presente, ma questo è proprio solo un mio gusto personale e di certo non è un errore o una pecca a priori. Alterna momenti di profonda analisi della situazione mondiale con altri di totale fantasia in cui i personaggi trovano spazio per muoversi come più preferiscono. Secondo la mia personalissima opinione, l’autore dimostra una certa sensibilità verso alcune problematiche che coinvolgono l’uomo di oggi e aleggia nel romanzo la nostalgia per un passato in cui tutto sembrava più semplice, più pulito, meno corrotto e meno in bilico. Pare quasi che l’autore sia in qualche modo deluso dall’uomo moderno e dai suoi scarsi principi morali, tanto che vede le vere qualità in un “alieno”. In certi casi ho sentito vicino il suo modo di pensare… nel senso che sarebbe davvero bello se esistessero alieni tanto avanti da poter riprendere in mano le fila della nostra storia mettendoci di fronte ad un futuro migliore. Un futuro migliore fatto di cure miracolose per qualsiasi malattia, fatto di spazio per la natura e di buoni sentimenti.
A. de Lieto Vollaro
Recensore: SARA ROTA A.m.i.c.A. Terrore telematico Con questo libro l'autore Antonio de Lieto Vollaro ci accompagna in un mondo telematico in cui i protagonisti dovranno affrontare mille pericoli per salvaguardare la propria vita e quella di tutto il genere umano. Protagonisti dell'opera sono un ambasciatore di pace operante in Egitto, la sua famiglia ed un gruppo capeggiato da un certo "Wolf", che ha il compito di rivelare al popolo terrestre preziose verità. Attraverso questo libro l'autore mette in evidenza il fatto che oltre al popolo umano esistono altri esseri, molto simili a noi fisicamente, ma molto più evoluti nell'ambiente medico e tecnologico. Grazie alle conoscenze diciamo extraumane, nella storia raccontata, si eviteranno disastri che nella vita reale purtroppo non sono potuti essere evitati e proprio grazie ad A.M.I.C.A. , un'organizzazione anti-terroristica, sembrano raggiungersi momenti di effettiva pace accompagnati da suoni e simboli d'amore che in ogni storia tra uomo e donna è quasi impossibile evitare. Un libro scritto in modo particolareggiato, mettendo in evidenza studi medici e meccaniche computeristiche atte a proteggere e regalare un mondo condivisibile tra abitanti di più galassie. Recensore: SARA ROTA
A. de Lieto Vollaro
Recensore: PETER PATTI Fisicamente, il volume è ineccepibile: copertina plastificata con gradevole immagine fotografica e risvolto contenente utili informazioni sull’autore e sulla onlus da lui fondata. de Lieto Vollaro, catanese, sposato e tre volte padre, è sensibile alla questione dell’infanzia disagiata; oltre a scrivere, è attivo nel campo fotografico, dove ha ricevuto premi e riconoscimenti. La fantascienza è il media, il vettore da lui scelto per trattare i temi della lealtà, dell’amore, dell’amicizia (“Ti ricordi il nostro motto? ‘Uno sguardo con l’intesa e sempre amici senza offesa’”), consentendo alla fantasia di sfrecciare libera nello spazio-tempo. Indietro nel Futuro è la seconda parte di una trilogia che vede come protagonisti gli agenti/ricercatori di A.M.I.C.A., impegnati ad evitare che le forze terroristiche si impadroniscano della Terra e anche dei mondi più lontani. In realtà la situazione sul nostro pianeta è “attualmente” eccellente: niente conflitti Est-Ovest, la Foresta Amazzonica che è tornata a ricrescere… Merito dell’intervento di una civiltà aliena che ha adottato il nostro mondo “per curarlo e guarirlo da tutte le sue pecche, vergogne e ferite morali”. I dialoghi hanno il pregio di risultare scorrevoli e hanno quel tono simpatico che si riscontra nelle pagine dei nostri migliori narratori di avventure assortite, ad esempio Salgari; i momenti-clou scorrono alla velocità della stessa astronave, intervallati da quadretti riguardanti la quotidianità delle varie coppie. Alcuni dettagli situazionali hanno il sapore del déjà vu per chi si è già inoculato tonnellate di film e telefilm di SF, ma è arduo giudicare se non si hanno sottomano anche gli altri due volumi della space opera. Qui, gli eterogenei protagonisti affrontano un lungo viaggio - con tanto di bambini a strascico - per raggiungere il pianeta di Wolf, l’extraterrestre (o semi-extraterrestre) del gruppo. Uno di quei paradossi temporali - obbligatori in tanta fantascienza anche classica - catapulta i Nostri in una dimensione parallela dove la realtà sembra essere impazzita… Vale la pena di affrontare le lettura (la consiglio soprattutto agli adolescenti); e di de Lieto Vollaro credo che sentiremo parlare ancora. A parte tutto, con il ricavato degli introiti del primo libro (A.M.I.C.A. Disarmo Globale, poi ribattezzato in A.M.I.C.A. Terrore Telematico), lo scrittore catanese ha costituito l’associazione T.A.T.A. A.M.I.C.A., nata per creare un fondo d’emergenza per bambini vittime di incidenti o di gravi malattie. Recensore: PETER PATTI
A. de Lieto Vollaro
Recensore: MARCO ROBERTO CAPELLI Lo definirei un solido romanzo di avventura per ragazzi, questo di Antonio de Lieto Vollaro. Ed, ovviamente, quando si parla di ragazzi, si intende per tutti quelli che sono ancora ragazzi...dentro. D’altra parte, il romanzo di avventura ha in Italia una degnissima tradizione che va da Salgari(ovviamente) e Motta fino ai più recenti lavori dell'ingiustamente dimenticato (avremo occasione di riparlarne) Gianni Padoan. E proprio in questa tradizione avventuroso/fantascientifica si inserisce il romanzo di Vollaro: trama robusta, personaggi rapidamente tratteggiati - adamantini nella loro semplicità - che si cacciano in situazioni disperate per poi uscirne, rocambolescamente, incolumi. Anche se i terroristi islamici hanno preso il posto dei perfidi thugs o degli inglesi, usurpatori del Borneo – i tempi sono cambiati, si sa - anche se dalle premesse fantapolitiche, si passa, nel finale, alla fantascienza più classica, rimane, comunque, l'eterna lotta del bene contro il male, pura, senza esitazioni ma non priva di un certo senso dello humor e di una buona dose di umanità che ne smussano gli spigoli e ne stemperano gli eccessi. Le invenzioni fantastiche e lo sviluppo incalzante della trama fanno passare in secondo piano qualche ingenuità nei dialoghi(che restano comunque ad un livello superiore rispetto a quello di molti film d'azione americani...) o l'utilizzo di alcuni stereotipi peraltro tipici del genere. Il risultato finale è, comunque, una lettura scorrevole e piacevole, una ventata di aria fresca in un panorama stantio e sovraccaricato da un eccesso di produzioni sperimentali spesso senza né capo né coda. Un libro che merita l'acquisto anche perchè, va ricordato, de Lieto Vollaro, con estrema generosità, ha deciso di donare i diritti d'autore relativi a questo romanzo all'associazione da lui fondata, affinché siano utilizzati per l'assistenza ai bambini dei paesi più poveri. E iniziative come questa, converrete con me, meritano di essere sostenute!