Close-up of male hands with pen over document

Giochi di potere, valzer dei furbetti e capi espiatori

Scrivere questo articolo per me non è stato per nulla facile, primo per la sua complessità d’indagini da parte degli inquirenti, secondo perché è implicato un mio carissimo ex compagno di scuola, sul quale metterei la mano sul fuoco sulla sua innocenza, anche a rischio di bruciacchiarmi ,comunque, qualche pelo.

Premetto sempre, la mia devota stima nelle istituzioni, nelle forze di polizia e benemerita, in generale. E’ anche vero che, visti i fatti di cronaca, purtroppo molti di loro, sporcano indegnamente la divisa sulla quale hanno giurato fedeltà, onestà e attaccamento al dovere, con tutti i principi che ne riserva. Quindi questo caso, purtroppo tocca i ragazzi della benemerita investigativa dei Nas, che hanno incredibilmente e inspiegabilmente inguaiato il sig. Tizio Caio (per motivi di privacy, fino conclusione del processo, non posso fare nomi) dell’Asp di Catania, accusandolo, non solo d’aver truffato l’azienda, favorendo i colleghi, con la solita timbratura dell’orario di lavoro, addirittura d’aver distrutto il macchinario, per evitare altre timbrature e risalire a quelle incriminate.

Detto ciò, entriamo nel merito dell’assurda vicenda che ha dell’inverosimile, veramente, dai dati, tabulati, orari, e tante altre prove certe a sua discolpa, fattemi pervenire materialmente in una carpetta. Inoltre il sig. Tizio Caio, mi ha riferito, come dalle richieste bollate e protocollate, allegate a tutto il resto, ha esplicitamente fatto richiesta del video che lo incolpa sia dell’aver distrutto il macchinario, sia dei movimenti di passaggio della mattina, dei tesserini dei colleghi. Video, la cui estrapolazione richiede tecnici specifici con costi proibitivi che lo stanno dissanguando economicamente, oltre al costo dell’avvocato penale. A questo urge aggiungere, che l’azienda l’ha in modo illegale e incostituzionale, sospeso dal servizio e dal trattamento economico, appena saputo che era stato indagato per questa calunniosa colpa, da parte dei Nas, senza attendere la fine del processo. Quindi senza supporto economico, ha dovuto far fronte a tutti i suoi risparmi, che ben presto gli finiranno e gli si aggiunge pure il problema di come proseguire la lotta, oltre alla sopravvivenza.

Ritorniamo al caso e alle prove acquisite in sua discolpa, che aggiunte alle testimonianze dei colleghi che lui avrebbe favorito, sono contrastanti, da creare autonomamente incidenti probatori tecnici, di per se, in quanto tutto è discordante dalle accuse mosse nei suoi confronti. Iniziamo da quella più assurda:1)prendeva a pugni il macchinario della timbratura, fino a renderlo inservibile, impedendo cosi le seguenti pigiature d’entrata degli altri colleghi. Invece  i tabulati procuratemi con date, orari e matricole sconfessano l’accusa di danneggiamento, in comprova che il macchinario ha funzionato e ha continuato a funzionare, senza interruzione. Si premette che visti gli orari, vicinissimi tra loro,di timbratura, non poteva essere stato sistemato nel breve periodo di pochi minuti, dalla prima successiva sua pigiatura con matricola, data ed orario, ammesso che vi fosse stato un intervento immediato di tecnici,neppure se avessero avuto il dono della materializzazione e dell’ubiquità. Tra l’altro non esistono richieste d’intervento fatte, ne eseguite in quel giorno e nei giorni seguenti.2) Egli è addetto alla sostituzione di colleghi in ferie e malattie, in diversi decentramenti Asl, quindi, ha dichiarato che non solo non gli è mai passata l’idea di passare un solo cartellino, dei tanti, per i quali è accusato, ma non li conosce neppure e questi hanno pure testimoniato di non conoscerlo e mai avuto favori da lui. Questa è una parentesi che comunque non incide a prova di discolpa, come testimonianze, perché per non essere inquisiti, possono ovviamente negare tutto e questo potrebbe starci.

Non dimentichiamo che ha richiesto i video e solo un disperato senza soldi, senza futuro, incerto di riuscire a coprire successive spese,  spende fior di migliaia di euro, facendoseli pure prestare, pur di provare la sua innocenza, che è dentro quei video e rappresenta la sua unica speranza, di farcela contro un sistema corrotto alla base. Dico  questo, perché il direttore sanitario, prima d’andarsene in pensione 4 mesi dopo, per una lotta al potere, per raccomandare un suo pupillo, ha fatto denuncia d’irregolarità per colpire chi invece, non ne uscirà neppure il nome, ne accuse, a discapito di un onesto lavoratore. Giochi di potere politici mafiosi, e per il quale, ribadisco che la politica deve essere distaccata da tutto, per evitare simili mala giustizie, e mala sanità. Da chi avranno ricevuto l’ordine i Nas, per trovare un povero diavolo come capo espiatorio? Non devono essere loro i guardiani, nostri tutori e cercare la verità, con ogni mezzo, invece d’inguaiare ingiustamente un onesto lavoratore, e che  mai nessuno ha avuto modo di riprenderlo nell’azienda, ne ha mai avuto provvedimenti disciplinari, a comprova della sua corretta condotta professionale?

Per concludere, la magistratura ha avuto pure una sua responsabilità, a dire del sig. Tizio Caio, poiché  non ha neppure guardato i tabulati, che già sono una prova evidente della sua innocenza e bastava dichiarare a non procedere perché i fatti non sussistono.

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