Autunno.

Foglie secche a terra,
come pelle secca,
cambi vestiti
anni dopo anni.

Camaleontica stagione
di un anno
che volge al termine,
e tempo più non ha,
affrettarsi deve
prima che gelido
inverno sopraggiunga.

Lavarsi veloce deve,
pulirsi di scorie,
che stagioni precedenti
insoliti rifiuti
han lasciato.

Autunno mio
che ingrato compito,
per fortuna tu
di vendemmia sei
sano portatore
di novità, ristoratore
con castagne e novello
prima che festa
grande giunga,
l’annunci festoso
con l’estate
di San Martino,
gustando biscotti
e vino,
prima dell’arrivo
di Gesù bambino.

Condividi: